GIRO DI BOA 2011-2012
Anche quest’anno la Milingo Cup continua a regalarci emozioni a non finire. Come per la scorsa edizione, proviamo a tracciare un bilancio della prima parte della stagione andata in archivio.
I presidenti in questi giorni si incontrano e si scambiano opinioni lontano da occhi indiscreti, chiedendo informazioni l’uno all’altro circa i possibili movimenti in uscita e in entrata visto il mercato di riparazione alle porte. Ma il futuro non può prescindere dal passato; diamo così uno sguardo rapido, critico e (perché no) anche ironico su quanto è stato fatto sinora nel corso delle prime dodici giornate di campionato, ricche di sorprese e di emozioni, di veleni, polemiche, soddisfazioni, recriminazioni contro gli arbitri o contro il Palazzo (specialità in cui eccelle la benemerita Terra Sarda da un po’ di anni ormai).
Una Milingo Cup in grande stile fino ad oggi, con tutti gli ingredienti del Grande Calcio, quello che conta davvero e che ci appassiona ogni giorno sempre di più. Vediamo allora nel dettaglio come le singole squadre, una per una, hanno affrontato il torneo, dai primi passi in sede di mercato all’esordio in Champions a ottobre, fino all'arrivo della Coppa Misseri: formazione per formazione, cerchiamo di capire che tipo di campionato è stato.
1.TERRA SARDA- formazione schiacciasassi è la compagine isolana guidata dal presidente Cuccu, istrionico lupo di mare che riesce sempre a far parlare di sé. Celebri le sue battaglie contro il Palazzo del Potere e la regola della Difesa, mai come quest’anno così tanto bistrattata scatenando litigate furibonde in Lega Calcio a colpi di pecorino e maledizioni pseudo-sataniste. A ciò si aggiunga che la formazione (su invito del presidente stesso) ha rinunciato ormai definitivamente all’uso dell’italiano, preferendo piuttosto una lingua nuova, autoctona, meritevole di attenzione e studio da parte di Zanichelli & Co., alle prese col dubbio amletico se si tratti di una forma nuova di latinismo (celebre la citazione in “latino” del Cuccu, ndr) oppure se invece sia una versione aggiornata del sardo nella sua accezione più popolareggiante (testimonianze di una lingua simile si sono ritrovati nei nuraghi di Alghero): staremo a vedere. Per quanto riguarda il Campionato, la formazione appare invincibile: in porta il duo bianconero Buffon-Storari dà sicurezza al reparto difensivo che punta tutto su Samuel, Konko e Maggio. A centrocampo spicca Boateng con capitan Conti, ma è l’attacco il punto forte: Ibra, Di Natale e Klose sanno essere micidiali e regalano gol e vittorie. La panchina appare però debole: se qualcuno dei titolari dovesse venir meno, cosa accadrebbe?
2.DEPORTIVO LA CAROGNA- La squadra allestita dal Presidente De Persis sr. e data per favorita dai bookmakers alla vigilia (come ogni anno), sembra rispondere alle aspettative di quanti vedono in lei l’antagonista principale dei Campioni d’Inverno della Terra Sarda oltre ad una delle maggiori candidate allo Scudetto (sì, l’abbiamo detto!!). Dopo un avvio incerto i ragazzi del Deportivo hanno reagito con l'orgoglio, inanellando una serie di preziose vittorie ai danni delle dirette avversarie. In Champions si contendono con la Old Firm il secondo posto del girone B e il conseguente passaggio alla semifinale, mentre per la Coppa Misseri lo 0-3 rimediato in casa contro la Belzebù nell’andata dei quarti di finale lascia ben poche speranze per il ritorno (ma nel calcio si sa, tutto è possibile). 23 punti in 11 gare sono un bottino di tutto rispetto: frutto di scelte oculate e attente in sede di mercato, con una difesa granitica (Zaccardo-Silvestre-Gamberini) e un centrocampo di qualità (Vargas-Alvarez-Veloso-Asamoah). L’attacco finora si è visto poco, aspettando la piena maturazione di Lamela, il ritorno al gol di Lavezzi e Pellissier e la fine dei continui acciacchi di Pato.
3.RACING MISTRAL- (EX ROOD KLOMPEN): nata sulle ceneri della celebre compagine olandese, la nuova creatura del presidente Vannini si è rivelata sin da subito squadra ambiziosa e piena di talenti: Stekelenburg tra i pali, Bonucci-Barzagli in difesa e un centrocampo tutto slavo con Ilicic-Pjanic-Jovetic dietro al regista Snejider (con l’inserimento di Giovinco tra le punte), formano l’ossatura di una squadra il cui unico punto debole sembra essere l’attacco: Bojan, Forlan e Floccari finora non hanno brillato; finché hai un centrocampo così, puoi stare tranquillo, ma a lungo andare? La squadra è giovane e deve maturare esperienza scongiurando il rischio di diventare vittima di se stessa, compiacendosi troppo nel suo narcisismo. Il presidente lo sa bene e lavorerà sodo a riguardo: gli zoccoli d'oltremare hanno tutte le carte in regola per disputare un'ottima stagione.
4.OLD FIRM HOOLIGANS- i Campioni d’Italia del presidente Landis hanno sin qui deluso, sebbene la voglia di ripartire e di ricominciare a macinare punti e risultati sia condivisa da tutti. Un girone di Champions perduto e ora improvvisamente di nuovo possibile, una lenta risalita in classifica in campionato e l’andata sfortunata contro i Mods in Coppa Misseri, riflettono luci e ombre di una squadra che paga caro gli infortuni e le mancate conferme di alcuni uomini della scorsa stagione. La difesa è di ferro, con Lucio-Nagatomo-Maicon-Campagnaro (Abate e Pasqual); il centrocampo contato (Seedorf-Montolivo-Ledesma); l’attacco si aggrappa a Miccoli-Milito con Rocchi pronto a subentrare. C’è da lavorare e da sudare, ma gli Hooligans non mollano mai e sapranno sorprenderci.
5.MODS- la Banda Foglietta naviga a metà classifica, offrendo alternativamente il meglio e il peggio di sè: grandi vittorie e clamorose sconfitte. La squadra c’è, almeno per quanto riguarda gli undici titolari, ma la panchina langue e a lungo andare questo potrebbe risultare il problema principale di una formazione di tutto rispetto: Abbiati tra i pali, Javier Zanetti-Paolo Cannavaro in difesa e De Rossi-Thiago Motta-Isla in mezzo al campo. Lì davanti invece si vive delle giocate di Totti e dei gol di Cavani, aspettando il rientro di Osvaldo. Le probabili partenze di Isla e dello stesso Thiago Motta potrebbero lasciare la squadra con gli uomini contati: l’asta di riparazione sarà decisiva.
6.BRIGATE ROZZE- la matricola del presidente Cenci guidata da un esperto quanto rude allenatore, trattasi di Gasperino er carbonaro, dopo un avvio in sordina prova a rialzare la testa e a risalire la classifica. La formazione c’è: Handanovic tra i pali; Thiago Silva-Biava-Cesar in difesa; Pirlo-Armero-Zahavi a centrocampo; ma è l’attacco la nota dolente: il brutto avvio di stagione di Cissè, l’infortunio a Hernandez così come l’andamento altalenante di Di Michele, compromettono quanto di buono espresso sul piano del gioco: come dire, tanto possesso pala ma pochi tiri in porta. Il pareggio fuori casa contro la Racing Mistral in Coppa Misseri e un girone B di Champions tutto da vivere, alimentano le speranze di un gruppo che il carisma del suo presidente saprà valorizzare al meglio, puntando a rinforzarsi subito in sede di mercato. Vedremo!
7. RED CATS (EX ICE WEASELS)- senza punte di rilievo (solo Calaiò e Di Vaio, con Cassano out) e senza grandi nomi, con Cossu-Lodi-Marchisio a centrocampo e Dias-Lichtsteiner-Ranocchia in difesa, i Gatti Rossi (un tempo Donnole di Ghiaccio) hanno sofferto non poco questo avvio di stagione, rinunciando persino alla Coppa Misseri. Eppure, c’è un ottimismo nell’ambiente che ha davvero qualcosa di magico: forse il fascino sornione del presidente Falbo, detto Piolofollia per via di alcune scelte francamente discutibili (tra cui il nome della squadra), forse l’umiltà e la moderazione del gruppo, forse …. fatto sta che zitto zitto, sorridente e accomodante con tutti, il ragazzo riesce sempre a stupire. Il sogno è la loro arma segreta, finché ci credono possono arrivare ovunque e rendere la loro stagione una favola a lieto fine.
8.BELZEBU'- tadadadannnn..tadadadannnn...l'infernale Belzebù
dell'indemoniato Caricchio, riesce ancora una volta a far parlare di sè: le sue battute al vetriolo al presidente Cuccu hanno lasciato per un attimo in secondo piano l’eterna contesa con gli “Angeli” della Old Firm Hooligans. Il sempiterno derby Paradiso-Inferno quest’anno si svolge in sordina, complice anche il momento di difficoltà attraversato da entrambe. I diavoli del presidente Lucifero puntano sulla certezza Julio Cesar tra i pali, mentre Chiellini-Mantovani-Jokic costituiscono il trio difensivo di sicuro affidamento; in mezzo al campo si fa vedere Biabiany con Parolo e Van Bommel, mentre in attacco tutto il peso ricade su Mutu e Matri (con Borriello e Cerci a guardare). Il passaggio del girone di Champions sembrava a portata di mano e invece si dovrà sudare parecchio, mentre in Coppa Misseri anche quest’anno (come lo scorso) pare non ci siano rivali all’altezza: come andrà a finire?
9.ATL.MARIANO GIUSTI- l'Atletico del presidente De Persis jr smaltita la rabbia per la perdita di Ibrahimovic all’ultimo secondo di mercato sembra aver ritrovato la tranquillità e si gode la qualificazione in extremis per la Coppa Misseri (nonostante l’esordio con sconfitta contro la Terra Sarda) nonostante la posizione in classifica poco rassicurante. La formazione sulla carta è di tutto rispetto, con Denis e Destro che sopperiscono alla grande alle mancanze di Gilardino e Morimoto; il centrocampo è il punto di forza, con Hamsik, Cambiasso e Hernanes in grado di dettare i tempi e far macinare gioco; la difesa è il punto debole: il solo Balzaretti non basta a reggere un reparto ancora giovane e non sempre all’altezza. La base c’è: occorre costruire bene in vista del futuro, soprattutto se si vogliono ripetere le belle prestazioni di qualche tempo fa. A risollevare le sorti della squadra ci penserà il suo carismatico presidente che, ne siamo sicuri, in sede di mercato farà valere le proprie ragioni.
10.CUBALUCAS- la formazione dello “Zio” fatica a trovare il bandolo della matassa. Nonostante il reparto offensivo vanti nomi di tutto rispetto (Pazzini-Vucinic-Palacio) e il centrocampo sia affidato a Inler-Nainggolan e Nocerino, la compagine etnea occupa il posto che fu della mai dimenticata Portnoy del buon Feliziani. L’ultimo posto pesa come un macigno, così come i punti di penalizzazione accumulati, ma nulla è perduto, vista la proverbiale caparbietà degli uomini dello Zio di reagire, anche perché privi della Coppa Misseri e (forse) anche della Champions, avranno più possibilità di concentrarsi sul campionato salvando la stagione. Tutto può succedere e il torneo è ancora lungo: l’asta di riparazione servirà per intervenire magari in difesa, dove il piatto langue.
Staremo a vedere!