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GIRO DI BOA - GIRONE D'ANDATA

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2014 16:55
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27/12/2014 18:22
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Serie C1
Come ogni Natale, torna puntuale l'appuntamento con la rubrica "Giro di Boa". Insieme analizzeremo il cammino fatto dalle 12 squadre della nostra Milingo Cup in questa prima parte di stagione. La tabella con i dati statistici la trovate in allegato, insieme alla descrizione completa squadra per squadra. Di seguito, una piccola anticipazione. Buone Feste e Buona Milingo a tutti!

GIRO DI BOA – GIRONE D’ANDATA


BELZEBU’: Partita in sordina (3 sconfitte nelle prime 5 giornate), la squadra del presidente Caricchio è riuscita nell’impresa di conquistare, gara dopo gara, punti preziosi a danno delle dirette avversarie, scalando piano piano il vertice della classifica. Prima a suon di macumbe (sia pure in coabitazione con le Brigate Rozze) e grazie ai gol di Dybala, così come alle giocate di Pogba e Pjanic, i Diavoli sono ormai a un passo dal titolo. Campioni d’inverno e già eliminati dalla Champions, possono adesso concentrare tutte le proprie attenzioni e energie sul campionato. Sono i favoriti, starà a loro dimostrare da qui a maggio tutto il proprio valore.

BRIGATE ROZZE: Sembravano i candidati a vincere lo scudetto e invece, le Brigate Rozze del presidente Cenci, si sono via via perse per strada, complici sicuramente i molteplici attacchi di sfiga di cui sono state vittime (vedi sopra). Toni, Cassano e Gabbiadini lì davanti hanno a lungo seminato il panico nelle difese avversarie, salvo poi bruscamente incepparsi nell’ultimo mese e mezzo. Dopo 4 sconfitte consecutive, domenica scorsa la squadra è tornata finalmente alla vittoria, sbarazzandosi con un secco 2-0 della matricola Neuromancer. Che sia l’inizio di una nuova primavera?

DINAMO PYONGYANG: Chiusa l’esperienza alla Old Firm Hooligans, il presidente Landis ha deciso di puntare sul mercato asiatico rilevando la nobile Dinamo di Pyongyang. I nordcoreani, reduci da un passato di vittorie culminato con lo scudetto 1953-1954 (assegnato dopo una sola partita alla squadra della capitale per l’esplosione del conflitto con la Corea del Sud), sono decisi a dimostrare tutto il proprio valore in una competizione che li ha visti lungamente protagonisti. Con 6 vittorie, 3 pareggi e 2 sole sconfitte nelle prime 11 gare, la Dinamo ha messo in cascina quei punti salvezza che consentono all’ambiente di vivere il proseguo del campionato con una certa tranquillità. Non è finita però, il cammino è ancora lungo. Serve continuità.

CUBALUCAS: Inutile dire che ad ogni Milingo Cup, la squadra allenata dallo Zio è sempre la mina vagante. Come un novello Guidolin, il buon Piredda ha allestito un organico accorto e di grande qualità, capace di sfangarla sempre e comunque. Mai favorito alla vigilia, il nostro eroe occupa un posto di tutto rispetto in classifica ed è in striscia positiva da 7 gare (Champions compresa). Con Nainggolan a guidare il centrocampo e Llorente terminale offensivo, lo Zio fa davvero paura.

BREAKING BAD: Il presidente De Persis sr. ci riprova e dopo l’esperienza fallimentare della Manzo Team, riparte da una vecchia conoscenza del calcio anglosassone: la Breaking Bad. La squadra c’è, il gioco anche. Manca davvero poco per fare il salto di qualità necessario a strappare alla Belzebù la testa della classifica. La vittoria nel derby della Ciriola contro l’Internacional ha dato nuovi stimoli alla squadra e restituito entusiasmo a tutto l’ambiente. Qualora Hernanes e Matri dovessero tornare a fare il loro, sarà scudetto. Callejon da solo non basta.

CORSAIRES BONIFACIENS: Campione in carica con la sua Battersea Brat, il presidente Vannini ha deciso di rilanciare se stesso e le proprie ambizioni investendo in terra corsa. Partiti bene a inizio stagione (3 vittorie e 1 pareggio, contando la Champions), i Corsari si sono progressivamente spenti, specchiandosi troppo in loro stessi. Nonostante un centrocampo di tutto rispetto, con il talento Vazquez (altra scoperta del presidente) e la corsa dei soliti Lulic e Perotti, la formazione paga l’assenza di un bomber di peso lì davanti. Amauri è un fantasma, Belfodil non pervenuto. Chissà se il trasferimento di Pinilla all’Atalanta possa rimettere in moto le gambe dell’attaccante cileno. Staremo a vedere.

URBI ET ORBI: Con Di Natale, Denis e Totti in attacco, dalla squadra del presidente Foglietta era lecito aspettarsi qualcosa in più in campionato. Sia in termini di punti che di gioco espresso. Allergica all’aria del campionato, la squadra ha invece saputo mettere a frutto tutta l’esperienza del proprio reparto offensivo nelle Coppe, visto che la Urbi et Orbi viaggia in testa al girone B di Champions in coabitazione con l’Internacional. Serve maggiore equilibrio tra i reparti, soprattutto per evitare di prendere gol in contropiede. Ma la stoffa c’è. Ed è anche pregiata.

TERRA SARDA: Il buon Cuccu è stato chiaro: la squadra quest’anno punterà sulla Champions League. I risultati di Coppa gli stanno dando ragione, ma attenzione a non distrarsi troppo in campionato, dove basta davvero poco per finire nel vortice della lotta per non retrocedere. I sardi sono una squadra collaudata e in grado di offrire spunti di grande calcio: con Handanovic tra i pali, Lichtsteiner a spingere sulla fascia e Biglia a guidare il centrocampo, la Terra Sarda sarà un avversario difficile per chiunque. Se poi si sveglia Mario Gomez, è finita. Insieme ad Icardi formano una coppia d’attacco, almeno sulla carta, da sogno.

BUNGARI CERULEI: Certe classifiche non riesci a spiegartele. E quando parli di classifica bugiarda non puoi non pensare ai Bungari del professor Ungaro. Uomo di calcio ed esperto di fantacalcio, il nostro presidente è riuscito nell’impresa di portare a casa in sede d’asta tre gioielli purissimi come Buffon, Pirlo e Tevez. Eppure, nonostante tutto, la squadra fa fatica ad emergere e a risalire dalle sabbie mobili delle ultimi posizioni in classifica. Il numero uno dei Bungari non molla e sprona i suoi a dare tutto, fino alla fine. I giochi sono ancora aperti e nulla è impossibile. Peccato solo per la mancata qualificazione alla Coppa Boskov.

INT. PORCO ALEGRE: La scommessa Torres non è andata a buon fine. Ne sa qualcosa il presidente De Persis jr. che maledice il giorno in cui ha deciso di comprare quel bidone biondino ormai nel pieno del declino sportivo e non solo. Peccato, perché la squadra c’è, soprattutto in difesa (Chiellini-Manolas-Vidic-Yanga Mbiwa). Manca un attaccante di peso, visto che né Berardi né Muriel sono centravanti in grado di andare sempre in doppia cifra a fine stagione. Finora hanno sopperito i centrocampisti e chissà se la ritrovata vena realizzativa di Kovacic non possa alla fine rivelarsi un’arma in più, tanto utile quanto inaspettata.

WATAMU: Li avevamo lasciati campioni due stagioni fa, li ritroviamo penultimi. Con una parabola discendente simile a quella del Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, il presidente Cola non riesce a venire a capo di una situazione quasi kafkiana. Nonostante Higuain e Okaka, la Watamu sembra spaesata. Palacio è un lontano ricordo del giocatore che fu, Lodi da solo non è in grado di reggere tutta la mediana, mentre Ranocchia e Juan Jesus in difesa hanno pagato a lungo il momento no dell’Inter. Servono innesti nuovi sul mercato di gennaio, ma l’acume tecnico-tattico del presidente siamo sicuri non ci deluderà.

NEUROMANCER: Dulcis in fundo, il buon Piolofollia. Solo lui sa come ha fatto ad allestire una squadra così. Nessuna vittoria, 3 pareggi e 8 sconfitte in 11 gare sono numeri da Ballardini, ma nonostante tutto in casa Neuromancer si respira un’aria fatata, magica, oltremodo serena. Vidal è una sicurezza, ma accanto a lui Ekdal e Hallfreddoson vanno a corrente alternata. In attacco poi, Gervinho raramente vede la porta, mentre Thereau e Paloschi farebbero scintille in serie B, ma nella nostra Milingo risultano prevedibili e deboli sottoporta. Occhio al mercato di gennaio: siamo sicuri che Paolo ha già scaricato l’ultima applicazione con tutti i voti e le statistiche di tutti i giocatori del campionato del sud-est asiatico in procinto di venire in Italia. La sua missione è chiara a tutti ormai: non è importante vincere, quanto coltivare e allevare nuovi talenti. In bocca al lupo!
29/12/2014 12:05
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Serie C1
Dajeeeee!!! Puntuale arriva l'analisi natalizia!

D'accordo su molto, non su tutto.

D'accordo per esempio sull'ormai prossima vittoria con svariate giornate d'anticipo, da parte del Caricchio.

In disaccordo sulla Dinamo e sulle Brigate: questo è l'anno dei Simoni, lo sanno tutti!
30/12/2014 16:55
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MORTACCI VOSTRAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!! A GUFIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
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